Nel 1278 Giovanni e Nicola Pisano inseriscono scene di vendemmia nella fontana di Maggiore di piazza IV novembre di Perugia. E alla fine del ‘400 il vino orvietano era talmente apprezzato che per gli affreschi nel Duomo il pittore Luca Signorelli, chiese come paga un vitalizio in vino locale. Anche altri pittori umbri tra cui Pietro Vannucci detto il Perugino e Bernardino di Betto detto il Pinturicchio chiesero che parte del compenso per le opere del Duomo fosse conferito in vino buono. Intorno alla metà del ‘500 Sante Lancerio, storico, geografo ma soprattutto bottigliere di Papa Paolo III Farnese e sommelier ante litteram, definiva strepitoso il Sucano (prodotto a pochi chilometri dalla rupe di Orvieto).
Nel XVI secolo nacquero diverse signorie locali che furono quindi assorbite dallo Stato Pontificio. E sempre nel 1600 il filosofo e naturalista Andrea Bacci nel suo De Naturali Vinorum Historia (1596) elogia i vini di Gubbio, così come di quelli di Nocera, Assisi, Amelia, Norcia, Spello e Città di Castello. Con le vicende successive alla Rivoluzione francese gran parte dei territori umbri fecero parte della Repubblica romana (1798-1799) e dell’Impero napoleonico (1809-1814). Dopo la parentesi napoleonica, nel 1815 l’Umbria tornò allo Stato Pontificio fino al settembre 1860, quando, a seguito della conquista di tutte le principali città umbre da parte dell’esercito piemontese, i territori della regione furono annessi al Regno di Sardegna. Dopo l’Unità d’Italia (1861), il nuovo Stato italiano sceglie Perugia come capoluogo di una vastissima provincia. Nel ‘900 il rilancio della viticoltura porterà al riconoscimento nel 1968 della prima Doc, riconosciuta a Torgiano. Il successo di Torgiano, grazie alla lungimiranza dell’imprenditore Giorgio Lungarotti, sarà consacrato nel 1990 con la prima DOCG umbra attribuita al Torgiano Rosso Riserva. A pochi chilometri da Torgiano, a Montefalco un altro personaggio dell’enologia umbra Arnaldo Caprai è protagonista del rilancio dell’uva locale il sagrantino*. Il Montefalco Sagrantino è una DOCG dal 1992. Montefalco Sagrantino è una DOCG dal 1992.